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La clinica di procreazione assistita non risponde

Pubblicato lunedi, 7 ottobre 2019 di Laura Marchesani

I futuri genitori che stanno affrontando un percorso di FIVET sono sempre sottoposti ad uno stress particolarmente intenso per la situazione in cui trovano: cercare di avere un figlio attraverso un trattamento di procreazione assistita che però non può garantire il successo.

A questi elementi si aggiunge anche il fatto che molte persone sono costrette ad effettuare dei trattamenti di fertilità all’estero perché la legislazione del loro paese di residenza non permette loro l’accesso al tipo di procedimento di cui hanno bisogno.

Uno degli elementi indispensabili per poter creare degli embrioni, è la clinica di procreazione assistita. La scelta del centro adeguato non è facile e ci sono molte caratteristiche da valutare prima di decidersi per un medico piuttosto che un altro.

Lavorare con una gestante è uguale a lavorare con una futura mamma?

Al di là delle percentuali di successo di un ginecologo di PMA o del suo centro, ci sono altre cose importanti per chi, ad esempio affronta una gestazione per altri. Infatti, il tipo di comunicazione da mantenere con una gestante è diverso rispetto a quello che si deve avere con una signora che cerca la maternità.

Coordinare le istruzioni e le informazioni per tutte le parti coinvolte non è facile e spesso le cliniche che si occupano di gestazione per altri hanno del personale addetto che si dedica solamente a questo. In altri casi, sono le stesse infermiere che, con molta pazienza e tatto, si prendono cura di gestante e futuri genitori intenzionali.

Cosa succede se la clinica non funziona

Ma anche le ciniche con buone percentuali di gravidanze, a volte, possono non essere all’altezza della situazione. Sfortunatamente, può succedere che i genitori o la gestante non ricevano l’attenzione di cui hanno bisogno e non riescano a capire cosa sta succedendo nel loro ciclo o cosa devono fare. La richiesta di spiegazioni da parte di genitori d’intenzione e di portatrici dovrebbe sempre ricevere un riscontro da parte della clinica di PMA scelta.

Purtroppo, questo non sempre succede.

Cosa fare se la clinica di procreazione assistita non è all’altezza della situazione

Innanzitutto, quasi sempre, è bene fermarsi a riflettere e dare all’interlocutore la possibilità di spiegare la sua posizione, ma quando non si riceve nessuna risposta è difficile capire la posizione della clinica e cercare di esser flessibili nei confronti del suo personale.

Fortunatamente, non sono situazioni molto comuni, ma quando succedono, lasciano poche possibilità di manovra ai futuri genitori intenzionali che, in alcuni casi posso arrivare allo scontro diretto con la clinica di PMA, in altri decidono di abbandonare il centro e di rivolgersi altrove, in altri, oppure chiedono l’intervento di un consulente per cercare di sbloccare la situazione.

In alcune situazioni, le cliniche di fertilità sono oberate di lavoro e il personale non riesce a gestire le situazioni più complesse o le persone che richiedono un attenzione extra, questo però non può giustificare il silenzio come risposta a delle domande di pazienti.

Uno dei migliori modi per non cadere in questa situazione sgradevole, rimane sempre quello di cercare di scegliere una clinica con provata capacità e con il personale preparato per gestire anche le situazioni più delicate, che possono presentarsi in un ciclo di gestazione per altri.

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