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Cercare il fratellino con la gestazione per altri

Pubblicato martedì, 21 maggio 2019 di Laura Marchesani

Quando il primo cammino nella gestazione per altri finisce con il finale felice che tutti desiderano, a volte, si tende a dimenticare quanto duro è stato arrivare a quel risultato.

Poter finalmente abbracciare al proprio figlio, nato grazie alla volontà dei genitori e alla generosità della gestante è una sensazione di felicità molto intensa. L’amore che sorge da questa nascita coinvolge due famiglie allargate e fa si che i protagonisti si uniscano nell’immensa soddisfazione di aver reso realtà questo desiderio di dare una nuova vita.

Una gestante: due o più figli

La relazione che si sviluppa fra genitori intenzionali e gestante è qualcosa che si crea dal nulla e arriva ad essere un vincolo potente, in alcuni casi familiare. Quando si affrontano insieme le preparazioni per ricevere gli embrioni, i trasferimenti con insuccesso, una paura per un virus o un’influenza durante la gravidanza, e qualsiasi altra cosa che può succedere nella vita della gestante e dei genitori intenzionali, fa sì che più appoggio e rispetto si sente, più intenso diventa il vincolo.

Per questa ragione, molti genitori, dopo aver assaporato la felicità del primo figlio, costato molta pazienza e tenacia, pensano di moltiplicare la loro gioia cercando di avere un fratellino o una sorellina allargando ulteriormente la famiglia.

Il secondo percorso di gestazione per altri

Se si ha avuto la fortuna di poter congelare degli embrioni di buona qualità, è possibile scongelarli e trasferirli all’utero della gestante per cercare una seconda gravidanza.

Naturalmente, anche in questo caso, il risultato non è garantito, perché la medicina della procreazione assistita offre buone percentuali di successo, ma non magie. In ogni modo, il fatto di aver avuto successo una volta con gli embrioni creati dallo stesso materiale genetico e dà speranza ai genitori.

La bellezza del primo percorso di GPA molte volte spinge i genitori intenzionali a cercare di avere un altro figlio con la stessa gestante, perché per loro non è possibile immaginare di ricreare ciò che si è già vissuto, con una persona diversa. Nel loro modo di vedere, la gravidanza e la nascita sono necessariamente legate alla figura di quella gestante nello specifico, a quella persona e alla sua famiglia con la quale hanno trascorso momenti memorabili.

Come si procede per avere un altro figlio con la stessa gestante

Anche se le parti, portatrice e genitori, sono d’accordo e pronti per iniziare un nuovo trasferimento degli embrioni, anche in questo caso ci sono delle analisi da affrontare e degli accordi legali da sottoscrivere. È vero che, statisticamente, i percorsi più felici sono quelli in cui esiste una grande e trasparente comunicazione con la gestante, ma la parte medica e legale è necessaria anche nel caso di un secondo figlio.

Il personale della clinica di procreazione assistita si farà carico della parte medica, mentre gli avvocati, che possono essere gli stessi del primo percorso che quindi conoscono bene le parti, si occupano d creare un accordo che permetta a tutti coloro che sono coinvolti di sentirsi tutelati e a proprio agio anche dal punto di vista più oggettivo.

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