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Fecondazione assistita con donatore o donatrice

Pubblicato mercoledì, 18 ottobre 2017 di Laura Marchesani

In Europa la fecondazione assistita con donatore o donatrice non è permessa in tutti i paesi, ma, dove è possibile, esistono numerose cliniche di procreazione assistita all’avanguardia, in grado di offrire ai loro pazienti le tecnologie più avanzate e le ultime tecniche per aiutarli a diventare genitori.

Nonostante i consigli che si possono ricevere per migliorare la propria fertilità, ci sono casi in cui, le possibilità di successi con i propri gameti sono decisamente scoraggianti. Dopo anni di tentativi, quando la coppia ha ricevuto una diagnosi da parte di un ginecologo specializzato in procreazione assistita, viene il momento di informarsi sui percorsi possibili per poter diventare genitori. Capire quali sono le opzioni che esistono per sé, è senz’altro il passo successivo alla diagnosi.

Adozione, fecondazione vitro, donazione di ovuli o seme, gestazione per altri?

Innanzitutto bisogna capire quali tra le opzioni che esistono sono valide e praticabili per la persona o la coppia in questione, perché le cause dell’infertilità e la situazione contingente limitano le possibili alterative.

Una volta determinate le opzioni praticabili, si dovrebbe cercare di chiarire con se stessi, e l’eventuale partner, quali si prendono in considerazione, infatti non tutte le vie per la genitorialità sono adatte a qualunque futuro genitore. La scelta del percorso da intraprendere dipende, ovviamente, da dati oggettivi come la causa che impedisce di poter procreare, ma la propria visione della genitorialità, le proprie credenze, il modo di essere, eccetera, sono altrettanto importanti.

Donazione di gameti: cosa sapere

La fecondazione in vitro, la donazione di ovuli o di seme, sono i trattamenti di procreazione assistita più richiesti, ma non sono adatti a qualsiasi persona. Indipendentemente dalla tecnica che si sta valutando, e nonostante siano tutti trattamenti praticati in sicurezza sia in Europa, che negli Usa e in Canada, ci sono persone che accettano queste possibilità come opzioni praticabili, altri che, invece, preferiscono scartarle.

La donazione di ovociti e di seme, in generale, richiede una riflessione previa profonda, perché accettare i gameti di un donatore o di una donatrice, significa anche prendere coscienza dell’impossibilità di usare i propri. Questa premessa, che sembra ovvia, è il filtro che frena molte persone di fronte a questo trattamento di procreazione assistita, perché il desiderio di genitorialità per alcune persone è necessariamente legato al vincolo genetico.

Naturalmente non esistono posizioni corrette o scorrette a questo proposito, ma è fondamentale la sincerità per prendere una decisione con la quale ci si sente a proprio agio con se stessi oggi, e con i figli che verranno domani. A loro, infatti, si dovrà comunicare con serenità e trasparenza come sono stati concepiti.

Se, la donazione di ovuli o di seme, sono accettai come possibilità da prendere in considerazione, la riflessione successiva riguarda i donatori.

Donatori anonimi o conosciuti

In alcuni paesi, come in Spagna, i donatori devono essere anonimi, mentre negli USA e in Canada, possono essere conosciuti o addirittura essere amici o familiari.

La cosa che hanno in comune queste possibili destinazione è l’attenzione con cui si filtrano i possibili donatori o donatrici, i quali devono superare una serie di analisi ed essere in perfetta salute psico-fisica.

La strada della donazione di gameti è una possibilità che apre la porta ad un futuro che si credeva impossibile.

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