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L’età dei genitori intenzionali

Pubblicato lunedi, 12 agosto 2019 di Laura Marchesani

La gestazione per altri è un procedimento di procreazione assistita ancora poco conosciuto, perché nonostante circolino molte informazioni parziali o inesatte su questo cammino verso la genitorialità, di informazione reale e autentica, non se ne trova molta.

Per chi non può diventare genitore per altri mezzi, la GPA diventa una risorsa in più, anche se, sfortunatamente non accessibile per tutti per diverse ragioni: ci sono dei costi elevati, è necessario viaggiare all’estero, e si deve essere disposti a non avere il controllo sulla gravidanza del proprio figlio, solo per citare alcuni fattori che complicano le cose.

A che età si dovrebbe avere un figlio

Statisticamente, nei paesi del sud Europa si tende ad avere il primo figlio sempre più tardi, un dato di fatto che riguarda non solo coloro che ricorrono alla gestazione per altri, ma tutte le famiglie, in generale. Ovviamente questo fattore dell’età, ha una relazione stretta con l’aumento delle visite verso le cliniche specializzate in procreazione assistita, perché cercare la genitorialità quando non si è più molto giovani porta a maggiore possibilità di infertilità, soprattutto nelle donne.

È veramente difficile nella società contemporanea far coincidere la nascita di un figlio con il miglior momento per l’orologio biologico!

Il fattore età dei genitori diventa anche un ostacolo in alcune situazioni specifiche, quando color che cercano di avere un figlio devono ricorrere a delle tecniche di procreazione assistita, perché in alcuni paesi esistono dei limiti di età per iniziare un trattamento di fertilità.

L’importanza dell’età dei genitori nella procreazione assistita

In alcuni casi, l’età dei genitori complica anche percorsi come la gestazione per altri, infatti può succedere che alcune agenzie per la ricerca della gestante non accettino di collaborare con aspiranti papà e/o mamme che superino i 50 anni.

Le loro ragioni sono diverse, ma, principalmente, quello che dicono è che si sentono in dovere di mettere un limite all’età dei genitori o che sarebbe difficile trovare una gestante disponibile ad aiutarli. Infatti, le gestanti sono donne volontarie, che vivono in paesi in cui, in media, si diventa genitori molto prima che nel Sud Europa, per loro è difficile immaginare dei bambini che crescono con dei genitori più maturi.

Siccome la scelta della gestante è libera ed è lei che si propone ai genitori, spesso con l’aiuto di un’agenzia, se non le piace o non si sente a suo agio aiutando dei genitori intenzionali maturi, sceglierà delle persone più giovani.

La gestante decide se e con chi collaborare

Dato che la decisione della gestante è personale, in alcune situazioni particolari, come quella in cui ci sono dei futuri genitori non più giovani, o con HIV positivo non ci sono possibilità di “insistere” o di “convincerla”, dato che i requisiti che lei indica, non possono essere questionati.

I genitori che hanno la fortuna di trovare una donna generosa disposta ad aiutarli, le saranno grati, perché sanno di essere stati scelti fra tanti. Infatti, ci sono sempre più genitori in attesa, che portatrici disponibili. Comunque dovranno assicurarsi di sentirsi a proprio agio con questa persona per poter lasciare a lei il compito di gestare a dare alla luce il loro figlio.

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