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Tornare in Italia con il bimbo

Pubblicato martedì, 30 ottobre 2018 di Laura Marchesani

Mano a mano che il momento della nascita si avvicina, sorgono nuovi dubbi rispetto ad una serie di questioni pratiche alle quali, ovviamente, non si pensava all’inizi del cammino della gestazione per altri.

Quando si iniziano le pratiche burocratiche pre nascita, quindi quando il momento dell’arrivo del bimbo grazie alla gestazione per altri è prossimo, diventano importanti tutti i dettagli, ed è allora che i genitori intenzionali organizzano volo, albergo, appartamento, macchina, ecc. anche le spese per gli oggetti necessari sono parte importante di questa fase così intensa ed emozionante.

Organizzare il rientro con il bimbo nato da GPA

Quando si ha un figlio per maternità surrogata, necessariamente si deve affrontare un volo internazionale per tornare a casa, e il viaggio con un neonato, per molti sarà un’esperienza completamente nuova. Proprio perché si tratta di un volo lungo, è consigliabile prepararsi per tempo ad affrontarlo con organizzazione in quando agli oggetti da portare a bordo per il bambino e per i genitori. Ovviamente si pensa sempre al comfort del proprio figlio prima di tutto, ma se si sta in buone condizioni fisiche, quindi idratati e con i vestiti adeguati, sarà meno complicato dedicarsi al proprio bimbo.

Cosa portare in aereo con un neonato

Il tipo di volo è importante e forse in una situazione così particolare, per il primo volo in patria del figlio nato grazie alla gestazione per altri, è il caso di acquistare il volo più confortevole fra quelli disponibili, quindi cercare gli orari migliori, i voli diretti con degli scali di durata accettabile, con compagnie, se possibile, che garantiscano degli extra che possono essere utili per chi viaggia con un bambino piccolo.

Molte compagnie hanno a disposizione dei lettini per neonati che vanno fissati alla parete di fronte al sedile del genitore, e questo tipo di soluzione può essere molto comodo. In alternativa esiste comunque la possibilità di volare con il proprio ovetto, ma tenerlo sulle gambe per tutti il volo può essere scomodo, per cui l’idea sarebbe poter occupare un sedile per il bimbo.

Neonato e genitori intenzionali in volo

Con l’emozione del viaggio e del rientro in patria con il nuovo arrivato, dopo un cammino intenso come la gestazione per altri all’estero, alcuni genitori scordano alcuni consigli base validi per sé, perché sono concentrati su loro figlio. Per esempio: il cambio dei vestiti è necessario per il bimbo, ma consigliabile anche per il genitore, così come dei vestiti un po’ pensanti anche, perché spesso nei voli a lunga distanza la temperatura è bassa.

Naturalmente bisogna pensare al latte e l’idea sarebbe di dare da mangiare al bambino durante il decollo o l’atterraggio così sentirà meno fastidio alle orecchie. Sarà difficile poter lavare i biberon, per cui potrebbe essere utile portarne diversi da usare durante il volo.

In ogni modo, bisogna anche pensare al viaggio verso l’aeroporto dall’appartamento in cui si è soggiornato, vicino all’ospedale o alla casa delle gestante, quindi calcolare dei tempi più lunghi del normale e se possibile spedire alcune valigie direttamente all’aeroporto per evitare di spostarsi con decine di bagagli verso il terminal con il bambino; e ai tempi di attesa prima dell’imbarco per i quali può essere utile il classico marsupio.

Da non dimenticare che molti passeggeri vorranno vedere e prendere in braccio il nuovo arrivato, perché resistere al suo fascino sarà difficile!

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