BLOG

Genitori con la gestazione per altri che non parlano inglese

Pubblicato martedì, 29 maggio 2018 di Laura Marchesani

Coloro che hanno bisogno di una gestazione per altri per diventare genitori, sanno che devono andare all’estero giacché in patria questo tipo di percorso per la genitorialità non è permesso.

Dovendo andare in un altro paese, le questioni della lingua e delle differenze culturali esistono, ma non costituiscono un ostacolo insormontabile, di fatto, esistono già molte famiglie che hanno affrontato il percorso di maternità surrogata, parlando solo la loro lingua materna.

Una gestazione per altri parlando italiano

La questione linguistica è, ovviamente uno dei problemi a cui pensano i futuri genitori che hanno bisogno di ricorrere ad una fecondazione in vitro all’estero, ma non sempre questo fattore è così importante come si crede e durante tutto il cammino.

Innanzitutto, esistono fasi nelle quali la barriera linguistica è più evidente che in altre, ma spesso ci si può organizzare per poter risolvere questa limitazione con l’aiuto di altri.

Molte volte però, la difficoltà nelle comunicazioni non deriva solamente dal fatto che si parlino lingue diverse, ma anche da altri elementi che appartengono allo scambio di informazioni nel percorso delicato della fecondazione assistita.

Per esempio, a volte ai futuri genitori non viene offerta l’informazione completa, perché considerata implicita o semplicemente perché non si è ritenuto necessario metterli a conoscenza di ogni possibile dettaglio e derivazione delle loro scelte o opzioni che si presentano.

Conoscere tutto ciò che c’è dietro l’informazione che viene fornita rispetto alla gestazione per altri, l’implicito, aiuta notevolmente a comprendere ogni particolare e a scegliere con cognizione di causa.

Difficoltà linguistiche nella GPA

Fra le fasi più complicate dal punto di vista linguistico ci sono senz’altro quelle legali, soprattutto quelle legate all’ultima fase del percorso, cioè alla nascita di un figlio per gestazione per altri all’estero.

Doversi trattenere a lungo in un altro paese, risolvere tutte le pratiche burocratiche e maneggiare la situazione con un figlio in arrivo e la difficolta di trovarsi lontani da casa è una sfida.

Ma anche la ricerca della gestante può essere un po’ più complicata perché non tutte le candidate si sentono a loro agio all’idea di condividere un progetto così importante con qualcuno per la cui comunicazione sarà necessario sempre l’uso di un traduttore.

Fortunatamente, oggi giorno la tecnologia aiuta molto e le stesse gestanti si stanno dimostrando aperte a conoscere persone che parlano altre lingue, anche perché, nella maggior parte dei casi, la barriera linguistica, quando esiste la volontà di comunicare, si può abbattere.

Acquisti per il nascituro e parto all’estero

La relazione che si sviluppa fra genitori e gestante, in molti casi, arriva ad essere molto stretta, di complicità per l’attesa del bimbo che arriverà. Esistono delle portatrici così disponibili che arrivano ad aiutare i futuri genitori che non parlano inglese nelle cose pratiche di cui potranno avere bisogno nel momento del parto, come la ricerca di un appartamento nelle vicinanze dell’ospedale o l’acquisto di alcuni oggetti necessari per il piccolo dopo la nascita.

In ogni modo, questa offerta di aiuto deve venire sempre e solo dalla stessa portatrice e mai una richiesta esplicita dei genitori, o almeno non una forzatura in modo da lasciare alla gestante tutta la libertà di scegliere fino a che punto desidera essere coinvolta negli aspetti pratici.

indietro
Genitori con la gestazione per altri che non parlano inglese
contatti
ovodonazione
utero in affitto
Uso de Cookies
Utilizamos cookies propias y de terceros para mejorar la experiencia de navegación, y ofrecer contenidos de interés. Al continuar con la navegación entendemos que se acepta nuestra política de cookies.
Cerrar