Pubblicato martedì, 16 aprile 2019 di Laura Marchesani
In qualsiasi percorso di fecondazione in vitro, indipendentemente dal luogo in cui si porta avanti la tecnica si procreazione assisita,esiste la necessità di dover provvedere a dei pagamenti.
Se il ciclo di fecondazione in vitro avviene con l’aiuto di un donatore o una donatrice e magari anche con il supporto di una gestante, i costi saranno necessariamente più elevati. Infatti, oltre all’onorario della clinica di procreazione assistita, si devono coprire anche le spese o il compenso di tutte le altre persone che vengono coinvolte in prima persona come chi dona i propri gameti o la propria capacità di accogliere, accudire e dare alla luce.
In ogni tappa della gestazione per altri, ci sono delle spese da coprire, per cui ai genitori vengono inviate delle fatture corrispondenti, con richiesta di pagamenti nel minor tempo possibile.
A volte, le agenzie si incaricano di aiutare i genitori nella gestione dei fondi o suggeriscono loro un modo per raccogliere i fondi in un conto dal quale si attinge mano a mano che si procede, sempre con l’autorizzazione dei genitori intenzionali.
Quando i fondi vanno inviati verso il paese di residenza della gestante poco a poco, quindi procedendo a più di un bonifico bancario, i genitori devono essere preparati a procedere con le operazioni in tempi brevi. In alcuni casi, è possibile che ci si trovi per la prima volta l’invio di fondi verso una zona non Euro, il che, può genere un po’ di tensione.
Infatti, i bonifici verso i paesi con altre monete, non solo hanno delle modalità diverse, nel senso che i dati richiesti e da fornire sono diversi rispetto a quelli della zona Euro, ma anche i tempi sono diversi, così come le tasse che la banca che invia e che riceve possono applicare.
In alcuni casi, esistono addirittura uffici bancari che esigono ai futuri genitori e loro clienti, che si rechino in persona presso lo sportello per procedere all’operazione. Questo tipo di modalità, fortunatamente poco frequente, rende le cose un po’ più complicate.
In ogni modo, una cosa che spesso i genitori intenzionali non tengono in considerazione, è il costo per l’operazione che ogni bonifico in dollari americani o canadesi che viene loro addebitato.
La tassa che la propria banca applica cambia a seconda dell’ente, a volte è irrisoria a volte non tanto, per cui è utile informarsi per tempo per non ritrovarsi con delle spese non previste.
Oggi giorno, esistono delle modalità di pagamento che facilitano le cose a livello di tempistica per chi si trova in un percorso di fecondazione in vitro e deve inviare diversi bonifici, corrispondenti a diverse fasi, all’estero.
Esistono le cosiddette banche digitali che fanno risparmiare spese di operazione e che per molti sono utili. In ogni modo, questa modalità, per ora, non è alla portata di tutti, perché spesso le banche digitali non hanno un servizi di attenzione al cliente in diverse lingue, per cui, se l’inglese che parla il futuro genitore intenzionale non è all’altezza della situazione, risolvere un qualsiasi dubbio o piccolo incidente può essere complicato.
Comunque anche parlare direttamente con il proprio ufficio bancario può essere un’alternativa. A volte è possibile negoziare delle condizioni speciali o avere delle delucidazioni che possono rendere la vita più facile a chi è già preso da mille altri pensieri.