Pubblicato mercoledì, 8 luglio 2020 di Laura Marchesani
Durante gli ultimi mesi, che sono stati particolarmente frenetici, abbiamo lavorato senza sosta per fare fronte a tutte le nuove situazioni che si sono create a causa del COVID.
Il fatto di non poter viaggiare liberamente, l’obbligo di quarantena per l’ingresso verso il Canada e gli USA, tutta la burocrazia obbligatoria richiesta per i casi speciali, ecc., ha costretto avvocati, agenzie, collaborati a investire tutte le loro risorse in cerca di soluzioni efficaci che permettessero alle nuove famiglie si raggiungere le loro gestanti e, successivamente di poter tornare a casa con il loro figlio.
Ovviamente, le difficoltà nei viaggi non hanno colpito solo i genitori, ma anche le donatrici e le gestanti, soprattutto quando non queste non vivono nelle vicinanze della clinica di procreazione assistita scelta e devono prender un aereo per raggiungerla.
Il lato positivo di questa situazione così nuova e inattesa è che tutti si sono prodigati per offrire il loro aiuto e la loro esperienza in aiuto delle famiglie coinvolte.
Un lavoro extra è toccato a tutti gli avvocati, i quali non si sono tirati indietro e hanno risolto situazioni mai viste prima. È stato anche grazie al loro impegno concreto che le famiglie per gestazione per altri hanno potuto respirare tranquille.
In realtà, seguendo le norme dei paesi di residenza, è possibile riprendere i trattamenti già da settimane. La nuova normalità impone delle regole negli spostamenti e anche all’intero delle cliniche di fertilità, ma, a parte questi obblighi, le cliniche stanno funzionando a ritmo normale con i trattamenti per future mamme, genitori intenzionali, donatrici e gestanti.
I protocolli di sicurezza dipendono dai singoli Paesi oltre che da eventuali misure extra che il singolo centro di PMA ritiene opportuno applicare a chi entra.
Una delle cose da tenere presente è che spesso si limita l’ingresso agli accompagnatori, come si sta vedendo anche negli ospedali, proprio con lo scopo di ridurre il numero di ingressi non necessari nelle varie strutture mediche.
Spesso i futuri genitori, sono impazienti di raggiungere il loro obiettivo e di poter finalmente diventare papà e mamma, ma di fronte a situazioni imprevedibili come la pandemia mondiale per il Covid, molti cicli hanno subito un ritardo e sono stati posticipati.
In ogni modo, le cose si stanno organizzando adattandole alla nuova situazione in modo da permettere ai futuri genitori di proseguire nel loro percorso in piena sicurezza.
Pazienza e buon senso, otre che al supporto di esperti, sono sempre le carte vincenti per un percorso di gestazione per altri in serenità , anche nei momenti del Covid.