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Procreazione assistita e la nuova normalità

Pubblicato giovedi, 4 giugno 2020 di Laura Marchesani

Dopo settimane di incertezze per tutti, ancor più per chi stava iniziando il suo percorso verso la genitorialità, finalmente, poco a poco, si può tornare ad una pseudo normalità. Il COVID-19 ha provocato anche dei cambiamenti in quanto ai protocolli di sicurezza delle cliniche di procreazione assistita che, per ora, non si sa se rimarranno per sempre, per molto tempo e per un breve periodo, ma qual che è chiaro è che per ricominciare i trattamenti di fertilità interrotti, è necessario seguire delle regole per il bene della salute di tutti.

La clinica di procreazione assistita riparte

Donatrici e gestanti poco a poco vengono ricontattate dalle loro cliniche di procreazione assistita di riferimento, per pianificare insieme come procedere nel prossimo futuro. Lo stesso vale anche per i futuri genitori, i quali dovranno attenersi ai nuovi protocolli.

Queste novità implicano, fra le altre cose, anche un minor numero di persone presenti nelle cliniche, per garantire le distanze di sicurezza e ciò significa che è possibile che ci voglia un po’ di pazienza per ottenere un appuntamento al centro di procreazione assistita.

Spostamenti verso la clinica di fertilità

Le cose, per ora, non sono ancora facili per chi deve muoversi per viaggio lunghi, da fare in aereo, ma è possibile che già nel mese di giugno ci sia un po’ di chiarezza a riguardo. Ciò vale anche per le donatrici e le gestanti che devono prendere un volo per raggiungere la clinica de fertilità, quindi sarà ancora necessaria un po’ di pazienza extra per organizzare questi spostamenti.

Cosa cambia per le future mamme e le gestanti

In generale, risolta la questione degli spostamenti verso e dalla clinica, i protocolli dei farmaci da assumere, per ora, non sono cambiati. In ogni modo, è sempre consigliabile ricontrollare insieme alla persona di riferimento della clinica, se le istruzioni ricevute prima della pandemia sono ancora valide, così come se e quando iniziare le terapie che erano state indicate.

È anche possibile che alcune cliniche ci mettano diversi giorni per ricontattare tutte le loro pazienti, le donatrici e le gestanti in attesa di iniziare il loro ciclo di fertilità, ma, con il tempo, le cose dovrebbero stabilizzarsi.

C’è da tenere presente che anche il personale dei centri di fertilità deve imparare quali sono i nuovi protocolli di sicurezza e spiegarli verbalmente e per iscritto ai pazienti, donatrici e gestanti e tutto questo richiede tempo.

Per il momento, è necessario continuare a mantenersi informati soprattutto nel caso di necessità di prendere un aereo per andare all’estero. In molti paesi, infatti, esistono dei protocolli specifici per poter autorizzare dei futuri genitori all’ingresso nel paese in cui si svolge il trattamento di fertilità. Questi protocolli, richiedono una certa pianificazione e bisogna muoversi con un certo anticipo rispetto alle date previste per il viaggio.

Per ora non sa ancora fino a quando questi protocolli continueranno, ma fare una doppia verifica è sempre consigliabile, per evitare soprese all’ultimo momento, soprattutto quando la propria gestante è incinta e la data prevista per il parto si sta avvicinando.

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