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Preparare una presentazione per la futura gestante

Pubblicato lunedi, 26 ottobre 2020 di Laura Marchesani

Normalmente, le agenzie che lavorano come intermediari per la ricerca della gestante e il suo abbinamento con i genitori propongono alle parti interessate di preparare una presentazione di sé stessi con alcuni dettagli che devono necessariamente essere inseriti, ed altri che sono opzionali. In questo modo, loro riescono a conoscere un po’ le parti coinvolte nella gestazione per altri.

A cosa serve il profilo per l’agenzia della gestazione per altri

Già che le agenzie per la maternità surrogata devono cercare di abbinare nel miglior modo possibile gestante e genitori intenzionali, a loro servono delle informazioni su cui potersi basare in questo lavoro, quindi devono sapere quali sono le aspettative delle parti in quanto a determinate situazioni come per esempio quanti trasferimenti di embrioni in linea di massima si è disposti ad affrontare per conseguire la gravidanza o cosa si intenderebbe fare nel caso in cui avvengano degli imprevisti o che tipo di relazione si desidera mantenere dopo la nascita, per fare alcuni esempi.

In base a ciò che la gestante scrive nella sua presentazione (o dice all’agenzia) questa cercherà per lei la famiglia compatibile fra quelle in attesa.

Normalmente, ci sono più genitori in attesa che gestanti disponibili, per questo succede spesso ce siano le candidate portatrici che possono scegliere fra profili di genitori in attesa e non il contrario.

Presentarsi alla gestante con onestà

Le agenzie per la ricerca della gestante non smettono mai di sottolineare l’importanza della trasparenza nella presentazione di sé e delle proprie aspettative per il percorso e per il post nascita. Quindi, è necessario riflettere prima di mettere nero su bianco ciò che si desidera per il futuro e quali sono i propri valori/necessità, per essere sicuri di ciò che ci si spetta e si desidera.

Più la presentazione è onesta e chiara, più strumenti si forniscono all’agenzia per poter avere un abbinamento adeguato.

Ovviamente, l’onestà è necessaria anche per ridurre la possibilità di spiacevoli sorprese con la propria gestante: mettere le carte in tavola con estrema trasparenza e senz’altro un elemento fondamentale, sempre tenendo presente quali sono i limiti entro i quali si possono fare richieste o esprimere preferenze.

Comunicare con la portatrice

La cosiddetta madre surrogata, o meglio, gestante, avrà senz’altro delle idee rispetto al tipo di comunicazione che vorrebbe mantener con i genitori intenzionali, in quanto alla modalità preferita (telefono, Whatsapp, Skype, Facebook) e, probabilmente, anche rispetto alla frequenza di questi contatti con i genitori intenzionali.

Nell’entusiasmo dell’inizio di questa relazione con la gestante così diversa dalle altre che si hanno nella vita, a volte, i genitori, si lanciano in promesse di comunicazioni quotidiane e pensano che anche la portatrice abbia questa stessa idea in quanto alla comunicazione.

È importante essere realisti rispetto alle aspettative anche relative ai contatti, perché non è facile poter essere disponibili a sentirsi tutti i giorni durante un periodo di tempo prolungato, ed è possibile che una gestante, mamma con famiglia, lavoro e casa non riesca a trovate il tempo per rispondere a messaggi e telefonate in modo continuativo e con frequenza quotidiana.

Pazienza, flessibilità e onestà anche in questo aspetto della gestazione per altri, quindi.

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