Pubblicato giovedi, 29 luglio 2021 di Laura Marchesani
La pandemia continua a tenerci tutti sul filo del rasoio, in attesa, a guardare se i dati sui contagi migliorano o no, se ci saranno nuove misure di sicurezza, ecc. Nonostante la vaccinazione, buona parte della popolazione è ancora concentrata su questo problema sperando di vedere la luce in fondo al tunnel.
Evidentemente, la pandemia ci ha coinvolti tutti, anche se in modi diversi, rendendo le cose un po’ più complicate anche per i futuri genitori di gestazione per altri, che desiderano andare a trovare la loro gestante incinta. I tempi sono quel che sono e anche se molte situazioni si sono risolte con successo (e pazienza), stiamo aspettando il momento in cui, finalmente, si apriranno le frontiere.
Non sappiamo ancora se nel prossimo futuro sarà possibile viaggiare, ma senz’altro, è quello che tutti speriamo anche nel mondo della procreazione assistita.
Le portatrici incinte sono sempre felici e apprezzano molto la visita dei loro genitori durante la gravidanza. Per condividere momenti con loro, poter godere della loro compagnia e rafforzare quel legame che si è creato poco a poco.
In ogni modo, si stanno vedendo dei piccoli miglioramenti e una tendenza all’apertura, anche se le cose procedono lentamente.
Il fatto di non potersi muovere liberamente ha avuto degli effetti sull’attesa dei futuri genitori e sulla disponibilità delle gestanti, e questi sono dati innegabili.
Alcuni futuri genitori nelle liste d’attesa per trovare una gestante pensano che mettere annunci sulle reti sociali, scrivendo appunto che cercano una gestante sia una buona idea per accorciare i tempi.
Come per tutte le cose, però, Facebook ha il suo lato positivo e quello negativo e bisogna saperlo usare per il fine desiderato.
In questo caso specifico, si tratta di una gestante, della donna che porterà avanti la gravidanza e partorirà il figlio tanto desiderato da altri, una persona protagonista, importante in tutto il procedimento della maternità surrogata, una cosa abbastanza delicata, insomma.
Ciò non significa necessariamente che le reti sociali non siano utili, solo che bisogna tener presente che il filtro necessario per chiunque si dichiari disponibile a restare incita per altre persone è determinante.
Per questo motivo, è consigliabile avere l’appoggio e seguire il consiglio di agenzie specializzate in maternità surrogata che sanno perfettamente come filtrare le candidate. Diversamente, si possono correre rischi importanti.
Nello stesso modo, alle gestanti si consiglia di passare per un’agenzia per trovare i genitori intenzionali che conoscono i loro obblighi e capiscono la delicatezza del procedimento della GPA e del ruolo della portatrice della gravidanza.
Le agenzie non possono garantire il successo di un procedimento o che le parti svilupperanno una relazione di amicizia, ma sanno quali sono le caratteristiche delle candidate gestanti necessarie per poter accedere ai test delle cliniche di procreazione medicalmente assistita.
Evidentemente, è il fatto che le liste d’attesa attualmente siano una sfida, che spinge i genitori d’intenzione che desiderano avere un figlio con la maternità surrogata, a pensare a tutte le alternative che passano per le loro menti, ma quando la situazione relativa al Covid e ai viaggi si sarà normalizzata, speriamo che anche le lista d’attesa si accorcino.
È vero che ci sono futuri genitori intenzionali che per la voglia di avere un figlio e la sensazione d’impotenza che possono generare le attese, si sentono sopraffatti, ma la gestazione per altri è un procedimento veramente delicato, che implica, per entrambe le parti, impegno, preparazione, informazioni, ecc. ecc. ecc. oltre ad una forte fiducia fra genitori e portatrice, che è il pilastro di qualsiasi gestazione per altri serena.
