Pubblicato giovedi, 10 marzo 2016 di Laura Marchesani
Secondo statistiche una donna su 5.000 nasce senza utero. Ciò ovviamente implica l’impossibilità di rimanere incinta. Questo numero si riferisce solo alle persone che nascono con questa condizione e non include quelle che invece perdono l’utero per problemi medici che sorgono nella vita, per cui questa condizione colpisce un numero di persone decisamente maggiore.
Fino ad oggi le uniche alternative che si potevano offrire ad una donna senza utero erano l’adozione o la gestazione per altri, due percorsi molto diversi, che offrono la possibilità di un figlio anche appunto a queste persone.
Entrambe le opzioni presentano delle difficoltà che i genitori in questione devono affrontare e ponderare in modo approfondito, con il supporto di esperti, prima di decidersi.
Finalmente sembra che si stia aprendo una terza possibilità. Nemmeno questa è semplice e non garantisce il risultato, ma almeno apre il ventaglio dei percorsi alternativi alle donne che non hanno utero.
Dopo il primo tentativo che si era svolto in Svezia, anche gli Stati Uniti hanno operato una donna che era priva di utero, trapiantandogliene uno.
Come in molti trapianti, la speranza che si genera è legata a una storia triste, a una vita che si è interrotta repentinamente. Anche per questo la donna che ha ricevuto l’utero si è dimostrata grata per il dono ricevuto e la nuova possibilità che la vita le sta dando, trasformando il dolore in nuova speranza per il prossimo.
La protagonista ha già dei figli adottivi, ma il suo sogno era quello di vivere una gravidanza. E sembra che, se tutto procederà per il meglio, fra un anno una clinica di procreazione assistita potrà aiutarla a rimane incinta. Essendo lei priva di tube, è impossibile che si produca una gravidanza per via naturale, per cui, l’unica possibilità è rappresentata dalla creazione in laboratorio di embrioni da trasferire direttamente nell’utero, con una FIVET.
I medici della Clinica dell’Ohio che hanno operato questa donna stanno portando avanti uno studio clinico che prevede lo stesso intervento in altri casi, già selezionati. Quindi questo presto non sarà un caso isolato.
I risultati di queste operazioni, le eventuali successive gravidanze e i bambini che nasceranno costituiranno conclusioni fondamentali per verificare se questo percorso dà i risultati che si erano ottenuti in Svezia, paese nel quale, due anni fa, grazie a questo, è nato un bambino con un parto senza complicazioni.
Al momento è ancora presto per poter fare dei bilanci, ma questa notizia apre uno spiraglio di luce e nuove vie che la medicina può esplorare per migliorare la qualità della vita della persone.
Aspetteremo quindi di avere i risultati di questo lavoro che capire di più su questo tipo di trapianto, e per questo saranno necessari tempo e pazienza.
Intanto auguriamo alle donne senza utero, selezionate dalla Clinica dell’Ohio per l’intervento, di superare con successo l’operazione e di vedere il loro desiderio di maternità che si realizza.