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Quanto tempo ci vuole per diventare genitori con la gestazione per altri?

Pubblicato giovedi, 19 gennaio 2017 di Laura Marchesani

Alla domanda della tempistica per completare un ciclo di gestazione per altri si può rispondere facendo una media, ma è impossibile fornire un dato esatto, dovendo prevedere il futuro.

Ogni percorso di GPA è diverso dagli altri, per le circostanze dei genitori, per il luogo che si è scelto, per le necessità delle persone coinvolte, e per altri fattori assolutamente imprevedibili.

Quando si comunica quali sono i tempi medi per portare a termine una gravidanza per altri, è sempre necessario, quindi, sottolineare questo aspetto: ogni caso ha un suo percorso. Paragonarsi con altri genitori, che hanno avuto la fortuna di vedere nascere loro figlio nel giro di un anno, a volte è controproducente.

Perché non si possono fare previsioni sicure

Semplicemente perché non si tratta di formule matematiche che danno sempre lo stesso risultato. La GPA implica il coinvolgimento di diverse parti, genitore/i, gestante, a volte anche donatrice o donatore, immaginare di sapere a priori cosa succederà ad ogni singolo individuo e come questo potrebbe influire sul trattamento che si inizia è impossibile.

I miei amici hanno trovato una gestante nel giro di tre settimane

Trovare una gestante con la quale ci si sente a proprio agio, avere la conferma che questo sentimento è reciproco, avere la fortuna che già al primo ciclo ci siano buoni embrioni da trasferire, che l’esito del primo trasferimento sia positivo e che si arrivi ad un parto con una bambino o una bambina che finalmente vedono la luce ( e la portano!), significa avere la fortuna che tutti gli anelli della catena hanno funzionato a meraviglia.

Il fattore “caso”

Ma non sempre le cose vanno come ci si auspica. Ovviamente anche se tutte le parti fanno del loro meglio affinché si proceda nel migliore dei modi, nel minor tempo possibile, bisogna avere comunque chiaro che a volte i tempi si allungano.

Come è successo ad un personaggio famoso spagnolo che ha reso pubblici alcuni dettagli relativi al suo percorso di GPA.

Gli inconvenienti grandi o piccoli possono capitare: la donatrice può non dare il numero e la qualità di ovuli che ci si aspettava, la gestante potrebbe non rimanere incinta al primo trasferimento, inoltre esiste, come in ogni gravidanza, la possibilità di un aborto spontaneo, ecc. solo per citare alcuni esempi.

I professionisti della gestazione per altri cercano sempre di ridurre al minimo gli inconvenienti, ma ci sono fattori, come quelli citati sopra, sui quali non si può intervenire. Per questa ragione cliniche e agenzie, cercano di offrire ai futuri genitori delle tariffe flessibili per i loro servizi, che possano coprire le eventuali spese che possono derivare dagli inconvenienti durante il cammino.

La pazienza diventa una chiave di successo, perché ciò che più pesa ai genitori d’intenzione è l’attesa: aspettare una risposta da parte di una donatrice, aspettare i risultati delle sue analisi e delle sue visite, investire tempo per cercare la gestante adeguata, e poi ancora aspettare per altri test, ecc.

L’attesa può sembrare infinita, per questo la prospettiva dalla quale i genitori vedono il cammino dovrebbe essere quella della sicurezza e della serenità. I filtri, le prove, i test, per tutte le parti sono i mattoni necessari per costruire un sogno. La gestazione per altri è un’esperienza di vita memorabile, ma non semplice e non immediata.

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