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Calcolare i tempi per la nascita nella gestazione per altri

Pubblicato martedì, 6 novembre 2018 di Laura Marchesani

Ogni procedimento di gestazione per altri ha delle caratteristiche particolari che dipendono dalla situazione dei genitori, dai gameti che useranno, dai risultati che darà il trattamento di procreazione assistita, dalla disponibilità della gestante, ecc.

In altre parole, è veramente difficile calcolare una tempistica dettagliata in un cammino verso la genitorialità così complesso.

Alcuni genitori vorrebbero poter controllare la tempistica per poter sapere con largo anticipo quando devono viaggiare e quando nascerà il loro figlio, anche perché il fattore dell’organizzazione logistica può sembrare di secondaria importanza, ma senza dubbio contribuisce allo stress di chi aspetta un figlio da tanto tempo ed ha investito le proprie speranza nella gestazione per altri e le speranze nella sua portatrice.

Quando comincio la gestazione per altri e quando nasce mio figlio

Spesso i futuri genitori hanno la necessità di organizzare il lavoro e i vari impegni in funzione di ciò che succederà durante il loro percorso di gestazione per altri, quindi di pensare ai permessi, ai viaggi, alle spese e, non ultimo, a farsi un’idea di quando vedranno il loro desiderio di avere un figlio, che si realizza.

Ci sono genitori che possono assentarsi da casa e altri che, invece, hanno delle grosse difficoltà logistiche a stare lontano o che devono organizzarsi per affrontare alcuni mesi senza stipendio. In alcune professioni non è possibile chiedere ferie o permessi al di fuori di determinati periodi dell’anno, per potersi assentare.

Nonostante ciò, anche se è perfettamente comprensibile la preoccupazione di chi si trova in questa situazione, rimane oggettivamente difficile fare delle previsioni con il calendario alla mano, con un buon margine di sicurezza.

Creazione degli embrioni con il trattamento di procreazione assistita

Quando si fanno delle previsioni sui tempi di una fecondazione in vitro, si dà per scontato che il trattamento in sé darà ottimi risultati. Normalmente, è così e i cicli con i migliori medici di procreazione assistita hanno delle percentuali di successo molto elevate, ma ciò non significa che i risultati sono garantiti. Se gli embrioni che si creano con l’aiuto della clinica non danno speranze di riuscita, inevitabilmente i tempi prefissati dovranno essere rivisti, perché un nuovo ciclo di FIVET implica necessità di tempo per procedere passo per passo.

Trasferire gli embrioni alla gestante in autunno per la nascita in primavera

Naturalmente, anche se teoricamente è possibile fare delle previsioni approssimative sulla data in cui la gestante potrebbe dare alla luce il figlio dei genitori intenzionali, va sempre ricordato che la natura e il fattore umano sono elementi difficilmente controllabili. In altre parole, trasferire gli embrioni in un certo periodo dell’anno non garantisce che ci sarà gravidanza, che il feto si svilupperà a dovere, che la gestante partorirà nella settimana prevista a tavolino.

Inoltre, sentire la pressione della tempistica sulle proprie spalle, non giova a dei genitori intenzionali che affrontano un cammino complicato. Sarebbe senz’altro consigliabile fare presente quali sono le proprie preferenze, ma anche ascoltare attivamente i consigli degli esperti, i quali faranno tutti il possibile per venire incontro alle esigenze di tutti, ma non potranno garantire i risultati desiderati e ancor meno in una determinata data.

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