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Gestazione per altri con gameti propri

Pubblicato martedì, 2 ottobre 2018 di Laura Marchesani

La gestazione per altri è molto richiesta da parte di coppie eterosessuali che non riescono a portare avanti una gravidanza per condizioni mediche particolari, operazioni chirurgiche uterine nel passato, cancro precedente, endometriosi ed altre malattie. Evidentemente, non poter avere una gravidanza e un parto come nelle normali aspettative di ogni coppia, costituisce una causa di dolore per l’individuo e la coppia ed anche per questo che si consiglia sempre l’assistenza di uno specialista per superare la situazione e, quando i genitori lo desiderano, trovare l’atteggiamento positivo necessario per iniziare una gestazione per altri.

In alcuni casi, la problematica più evidente delle coppie eterosessuali che cercano una gestante è relativa all’utero materno, e infatti, alcuni futuri genitori hanno già degli embrioni creati con i loro gameti, conservati in una clinica di procreazione assistita. Oltretutto, per molti, non esiste la possibilità di generare nuovi embrioni per altre questioni che sono sorte o semplicemente perché l’età, il più delle volte della donna, e la conseguente diminuzione della qualità ovarica, non lo permettono.

Per loro quindi, diventa molto importante dare la migliore possibilità agli embrioni congelati nel passato, affidandoli alle cure di una donna generosa che fungerà da gestante.

L’importanza della qualità degli embrioni congelati

Ma quando esisto degli embrioni precedentemente creati con i gameti dei genitori intenzionali, ci sono diversi fattori da valutare, prima di mettere in moto il meccanismo della ricerca della gestante ideale.

Innanzitutto bisogna assicurarsi che la qualità degli embrioni in questione sia buona. Questa informazione la si può ottenere dalla clinica di procreazione assistita in cui si è fatto il trattamento di pick-up ovarico e creazione degli embrioni.

Se la qualità degli embrioni dà delle speranze di conseguire una gravidanza e una nascita, vale la pena di iniziare a muoversi per la ricerca di una gestante, invece, se la qualità degli embrioni è scarsa, converrebbe valutare a fondo la situazione. Infatti, coinvolgere una gestante in una fecondazione in vitro con scarse possibilità di successo potrebbe essere complicato da diversi punti di vista.

Innanzitutto, è necessario consultare la gestante su questo punto, con i dati alla mano. Lei è disponibile a ricevere un embrione che ha poche possibilità di svilupparsi?

Costi per trasferire i propri embrioni all’utero di una gestante

In secondo luogo, esistono degli aspetti economici da tenere presente perché ogni trattamento di procreazione assistita, quindi anche lo scongelamento di un embrione e il suo trasferimento all’utero di una persona che è stata preparata per questo, ha dei costi. Inoltre, il coinvolgimento di una gestante, ovviamente, implica un rimborso spese per lei e, negli USA un compenso economico per il tempo che ha investito in questo progetto.

Vale la pena di usare gli embrioni propri per una gestazione per altri?

La risposta è dipende. Dipende dalla qualità degli embrioni, dalla possibilità o meno di crearne di nuovi, dall’importanza che ha per i genitori intenzionali il vincolo genetico fra loro e il nascituro, dalle preferenze della gestante, dai costi, perché, sfortunatamente, come si diceva, la valutazione economica è parte di un percorso di fecondazione in vitro e a maggior ragione di gestazione per altri.

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