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La genitorialità mancata

Pubblicato mercoledì, 20 settembre 2017 di Laura Marchesani

Quando dei mancati genitori valutano la possibilità di optare per la gestazione per altri, normalmente lo fanno perché hanno già scartato tutte le altre opzioni per avere un figlio.

La maternità surrogata per le caratteristiche, i costi e i tempi è un trattamento di procreazione assistita per persone che non possono avere dei figli attraverso altri metodi, che, quindi, arrivano a questa decisione dopo riflessioni approfondite e molte ricerche.

Il fatto che questo percorso di procreazione assistita non si permetta in Italia, implica che per raccogliere informazioni su di esso, sia necessario armarsi di pazienza per filtrare tutto ciò che si può leggere nei mezzi di comunicazione fino a farsi un’idea di cosa è la maternità surrogata e come funziona.

Endometriosi e gravidanza

Molte delle mamme d’intenzione che si affacciano alla gestazione per altri, iniziano questo cammino dopo un calvario di sofferenze precedenti. Tra i casi più frequenti ci sono quelli di donne che a causa dell’endometriosi non possono rimanere incinte e/o portare avanti una gravidanza.

Di per sé l’endometriosi è una malattia difficile da gestire per molte, per il dolore che può provocare, con le conseguenti difficoltà a livello quotidiano, perché spesso viene diagnosticata con fatica, e perché, appunto, può implicare problemi a livello di fertilità.

FIVET e ovodonazione nell’endometriosi

La medicina della procreazione assistita è di grande aiuto alle donne che soffrono di endometriosi, ma la malattia in sé, per il momento, non ha una cura.

Quando il problema è la riserva ovarica, spesso i ginecologi suggeriscono la possibilità di ricorrere alla donazione di ovuli, trattamento che permette anche alle donne che hanno scarsa quantità e/o qualità di ovociti di rimanere incinte e di portare avanti una gravidanza normale.

Ci sono casi, però in cui l’utero, proprio a causa della malattia, o è stato asportato o non è comunque in condizioni di portare avanti una gravidanza.

Il “lutto” per il figlio non nato

Nei casi in cui una donna deve affrontare il fatto che il suo corpo non potrà ospitare il figlio così desiderato, ci si trova a vivere una fase dolorosa di rabbia, dolore, tristezza.

Non è facile accettare questa realtà, ed è per questo che si consiglia l’appoggio di un professionista. Infatti, l’accettazione e la serenità sono elementi importanti, non solo, ovviamente a livello personale, come individui e come coppie, ma anche per poter iniziare un percorso di gestazione per altri in serenità.

Già i tempi di attesa inerenti alla maternità surrogata per alcuni sono difficili da gestire, per chi parte con un carico emotivo di per sé pesante le cose possono diventare ancora più complicate.

Poter contare sull’appoggio di uno specialista che ascolta, capisce e sa dare degli strumenti utili per vivere nel modo più sereno possibile certe fasi che possoo essere difficili è di grande aiuto non solo per i genitori d’intenzione, ma anche per la gestante, perché l’equilibrio dei primi viene inevitabilmente percepito anche dalla seconda che non può che beneficiarsene.

La serenità emotiva e psicologica diventa una base solida sulla quale costruire una nuova famiglia con dei presupposti che aiutano passo dopo passo.

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